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lunedì 13 agosto 2012

ILVA: Chi è Patrizia Todisco: una carriera in difesa dei più deboli.



Nel caso dell'ILVA, chi non la conosce la accusa di "protagonismo" ma, in realtà, non ha rilasciato una sola intervista sulla carta stampata o in TV che riguardasse inchieste in corso. Va avanti per la sua strada, non cedendo a pressioni di alcun genere, anche se provenienti dai "gradini alti delle istituzioni". Il suo "passato nella magistratura" dimostra la sua fermezza nel combattere i più vari tipi di illegalità, distinguendosi nella difesa dei più "deboli" e, in questo caso della salute pubblica. (LeoDelG)


(Gazzetta Mezz del 13 Agosto 2012)

In questi giorni , ha firmato l’ordinanza di sequestro dell’area a caldo dello stabilimento, ma anche ...

La revoca della custodia a Ferrante per «manifesta incompatibilità» (1) Vedere la nota a fondo pagina per chiarire questo "garbuglio" (LeoDelG)

E' una donna di 49 anni, magra, capelli corti con sfumature rosse, segno zodiacale Toro, piglio più che deciso.


Esempi della sua attività, (a 360 gradi) contro ogni tipo di illegalità !!

Si è occupata di violenza sessuale su minori, di criminalità organizzata, di usura, assenteismo e di reati ambientali prima di arrivare a diventare L'INCUBO DELL'ILVA.



Ha alle spalle una carriera all’insegna della difesa dei più deboli, i colleghi la definiscono «molto riservata e preparata». È nata a Taranto e ha da sempre negli occhi il profilo delle ciminiere dell’Ilva.

Entra in magistratura nel 1993 arrivando tra i primi del suo concorso. L’ottima posizione in graduatoria le consente di scegliere la sede di lavoro e lei decide di rimanere a Taranto.

Dal '95 lavora preso il tribunale dei minori.


Poi passa al penale. Qui affronta casi di violenza in famiglia ma anche di pedofilia.


Nel 2007, fece arrestate 21 uomini per aver abusato di due sorelle con grave disagio mentale, senza famiglia e senza alcun sostegno sociale. Tra gli arrestati due zii delle donne che le sfruttavano a fini di prostituzione.


Nel 2009 porta in carcere un uomo che, con il compagno, abusava dei suoi quattro nipotini. Li narcotizzava mettendo farmaci nel latte e nei succhi di frutta quando nei week end erano affidati a lui dalla loro madre e a turno li violentava. L’uomo aveva già scontato una condanna per aver violentato il figlio, la cui madre dopo il fatto si era suicidata.

Persegue anche i clan ionico-salentini e i loro legami con la Sacra corona unita con un’operazione che nel 2009 porta in carcere 43 affiliati,



Nel 2011, si è occupata anche di un caso di "lupara bianca".



 Oggi, 13 Agosto, il ministro di giustizia Severino ha chiesto "gli atti" dell'ILVA alla procura di Taranto ... ma Patrizia Todisco, va avanti nella sua strada.



Chiariamo il "garbuglio" della nomina e successiva "revoca" di Ferrante ad amministratore e custode dell'ILVA.
Nella prima ordinanza del gip, la custodia giudiziaria e l'amministrazione dell'ILVA erano stati  affidati al commercialista tarantino Tagarelli, mentre Ferrrante rimaneva "presidente" della stessa azienda. Il Tribunale del riesame, a cui l'ILVA aveva ricorso, accoglieva parzialmente il ricorso, annullando la nomina di Tagarelli, affidando gli stessi compiti, al dott. Ferrante. Con la seconda ordinanza, il gip chiariva e ribadiva il fermo della produzione dell'aria a caldo (pur senza lo spegnimento totale degli altoforni e cokeria); a questo punto il dott. Ferrante ricorreva al tribunale del riesame per far annullare questo secondo provvedimento chiedendo il riavvio della produzione dell'aria a caldo. A questo punto, l'irremovibile Todisco con un ulteriore chiarimento, rimuoveva Ferrante da "custode e amministratore" perché in palese "conflitto di interessi" annullando così la decisione dei giudici del riesame su questo punto. Ribadiva ancora una volta la nomina del commercialista Tagarelli a "custode giudiziario e amministratore" dell'ILVA stessa. !!! (LeoDelG)













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