Il senatore del PD Nicola Latorre |
In una intervista Nicola Latorre (dirigente PD), ammette che nella vicenda ILVA, la sinistra è stata debole e sbilanciata a favore dei sindacati, non prendendo in debita considerazione la grave situazione ambientale: "C'è stata un po' di incertezza, ma adesso mi sembra che anche nel Pd sia sia individuata la strada da seguire. Che è appunto quella di una nuova politica industriale che sia attenta anche alla salvaguardia dell'ambiente."
Ilva, Latorre: "La sinistra ha avuto timore. Il governo dia la linea, l'azienda investa"
(Abstract da Affaritaliani del 22 Agosto di Lorenzo Lamperti)
Sull'Ilva la sinistra sembra essersi un po' smarrita, presa forse in mezzo da vecchi tabù operaisti. Anche il Pd ha assunto una posizione un po' debole, anche nel rapporto con il sindacato. O no?
Non direi che la sinistra si sia smarrita. Certamente, bisogna ammettere che a un certo punto questa vicenda sembrava senza vie d'uscita e si è temuto che una soluzione non esistesse e che l'industria manifatturiera fosse detinata a subìre un colpo fatale. C'è stata un po' di incertezza ma adesso mi sembra che anche nel Pd sia sia individuata la strada da seguire. Che è appunto quella di una nuova politica industriale che sia attenta anche alla salvaguardia dell'ambiente.
Nelle ultime ore si fa largo l'ipotesi di un taglio della produzione con il conseguente rischio di cassa integrazione per molti operai. Sarebbe un provvedimento accettabile da parte della Procura di Taranto?
Insisto: se l'azienda dimostra chiaramente di voler agire nella giusta direzione tutto può essere gestito. Se per un periodo contenuto c'è bisogno di ridurre la produzione per raggiungere i risultati necessari lo si faccia. E anche in questo credo che il governo possa rappresentare un elemento di garanzia per i lavoratori. Sarebbe molto grave se queste ipotesi di riduzione della produzione industriale nascondessero l'idea di non voler intervenire per le bonifiche necessarie.
Per cui sbagliato fare pressione sulla magistratura?
Credo che la magistratura abbia fatto il suo dovere. Leggendo le motivazioni del Riesame e sentendo le dichiarazioni del procuratore Sebastio abbiamo visto che non c'è stata nessuna forzatura. E non mi pare che ci siano state pressioni eccessive.
La sentenza del Riesame è molto dura sulla gestione Riva. Sostanzialmente si dice che le colpe sono per lo più, se non esclusivamente, da addebitare alla loro gestione e che il disastro è stata "una scelta dell'azienda"...
Se fossero confermate le cose contenute nelle motivazioni ci sono buone ragioni per dire che la sentenza per loro debba essere dura.
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