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domenica 19 agosto 2012

ILVA: "Niente blocco produzione" (secondo il magistrato Pompeo Carriere)



Questa è nuova!! 
Secondo il magistrato tarantino Pompeo Carriere, presidente dell''Anm (Associazione nazionale magistrati sezione di Taranto), "l'ultima ordinanza del gip Patrizia Todisco NON ORDINA IL BLOCCO TOTALE DELLA PRODUZIONE" ed ancora:  "Vorrei rassicurare gli operai dello stabilimento, nell'ultima ordinanza non è imposto uno stop drastico della produzione". "Probabilmente intorno a questa vicenda c'è una tale, e comprensibile, tensione che ha portato forse a fraintendere il senso del provvedimento probabilmente sulla base di un passaggio incidentale della motivazione che faceva riferimento alla facoltà d'uso disposta o non disposta in precedenza".  (Più chiaro di così!?!? Ancora in linguaggio "giustizialese")
Quindi ?? Avevamo capito male tutti quanti !! Fin ora, eravamo convinti che il linguaggio più astruso per "dire e non dire", fosse quello dei politici. Ora abbiamo scoperto che anche i magistrati non scherzano e ... quello che avevamo capito nell'ultima ordinanza (blocco della produzione) era solo dovuto ad un "fraintendimento" .


di Angelo Maria Perrino (Affaritaliani)
"Basta con gli attacchi personali, non ci sono giudici talebani. E comunque nessuno ha mai ordinato la chiusura dell'Ilva". Pompeo Carriere, gup di Taranto (ha seguito il caso Scazzi) e presidente della sottosezione dell'Anm locale, sceglie Affaritaliani.it per fare uscire un messaggio forte. Da una parte di replica alle critiche piovute soprattutto sul gip Todisco: "I magistrati fanno il loro dovere". E dall'altra di serenità: "Vorrei rassicurare gli operai dello stabilimento, nell'ultima ordinanza non è imposto uno stop drastico della produzione". Nessun contrasto tra gip e Riesame, dunque, come aveva anticipato Affari.
Ora la palla passa all'azienda: "Saranno necessari investimenti anche ingenti. Ferrante? La sua è una storia positiva". Sull'equlibrio tra diritto al lavoro e diritto alla salute: "La vita è il diritto primario, basta rileggere l'art. 41 della Costituzione". E sui fondi stanziati dal governo: "Va bene la bonifica, ma bisogna intervenire alla fonte. Se no tra qualche anno siamo al punto di partenza". L'esistenza di un'emergenza sanitaria è "innegabile", ma prevale l'ottimismo: "Questa vicenda può diventare di esempio per creare un nuovo rapporto tra industria e ambiente".

[omissis]

Ma è vero che la giudice Todisco vuole chiudere gli impianti e attenta alla libertà del governo in ordine alla politica industriale?

Credo che su questo punto ci sia stato un grosso fraintendimento perché, basandomi sul testo del provvedimento, non mi pare proprio che ci sia questa disposizione. Quantomeno nella parte finale, nel dispositivo, non c'è assolutamente un ordine di chiusura o di stop drastico, immediato e totale della produzione. Mi è sembrato un provvedimento di carattere tecnico, con cui si davano sollecitazioni ai custodi per procedere agli interventi di messa a norma ma non c'è un'ordinanza che imponga la chiusura dell'Ilva. Quindi, a mio avviso, si è trattato di un allarmismo in gran parte ingiustificato.


Un abbaglio, insomma. Dobbiamo rimettere indietro la pellicola...

Evidentemente sì. Probabilmente intorno a questa vicenda c'è una tale, e comprensibile, tensione che ha portato forse a fraintendere il senso del provvedimento probabilmente sulla base di un passaggio incidentale della motivazione che faceva riferimento alla facoltà d'uso disposta o non disposta in precedenza. Ma quello è appunto un passaggio incidentale, quello che conta è il dispositivo finale della decisione di ogni magistrato. Io vorrei rassicurare in questo momento i tanti lavoratori e le loro famiglie: negli ultimi provvedimenti del gip non c'è assolutamente un'ordinanza di chiusura dell'Ilva o una disposizione secondo cui gli impianti debbano essere spenti.

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