![]() |
Duomo di Taranto particolare facciata Est |
"Carissimi fratelli e
sorelle, da quando ho ricevuto la notizia che il santo Padre Benedetto XVI mi
ha nominato Arcivescovo di Taranto sono in trepidazione per la grave
responsabilità che mi é affidata di governare questa porzione del popolo di
Dio; una Chiesa nobile, piena di storia e di fede.
Ho accolto la notizia in
obbedienza e spirito di fede, riconoscendo nella voce
del Papa la voce del Signore che mi chiama a seguirlo
in una nuova tappa della mia vita.Venendo a Taranto saluto innanzitutto S. Ecc.
Mons. Benigno Papa, zelante pastore che ha governato questa Archidiocesi con
sapienza e amore, ben inserito nei problemi della società con un giudizio che
nasce dal vangelo.
![]() |
S.E. Filippo Santoro |
Padre Benigno mi ha accolto giovane sacerdote, avendo appena
completato il Dottorato in Teologia alla Gregoriana di
Roma, come professore all'Istituto Teologico Interreligioso Pugliese di Santa
Fara, quando,
con grande entusiasmo, ci dedicavamo a educare al gusto
della teologia tanti religiosi e laici della nostra terra.
Per mons. Benigno
Papa nutro una grande stima e venerazione. Anche a Petrópolis ho avuto una
proficua collaborazione con i Cappuccini e i Francescani Minori, che hanno
anche qui un Istituto Teologico e due parrocchie. In questo breve saluto
desidero comunicare a tutti che vengo a Taranto, rispondendo alla nomina del
Santo Padre, con piena disponibilità e viva gioia per incontrare e
per abbracciare le varie categorie di persone
della società, in particolare i più poveri e provati da questa gravissima crisi. A
tutti desidero portare l'abbraccio di Crito e la solidarietà della Chiesa.
Saluto in particolare i
sacerdoti, i religiosi, le religiose, i seminaristi e tutti i fedeli
laici. Il mio rispettoso saluto va alle autorità civili, politiche e militari
e al mondo della cultura. Dopo 27 anni di missione in Brasile ritorno in
Italia, e precisamente in Puglia, mia terra natale, con il desiderio di servire
la Chiesa e tutto il popolo della Archidiocesi di Taranto.
Non é facile lasciare il Brasile, che sta
vivendo un grande momento di crescita nella vita ecclesiale, come in tutte le
fasce sociali. Meno ancora é facile lasciare la Diocesi di Petrópolis, dinamico
centro di fede, di cultura e di solidarietà nello Stato di Rio de Janeiro.
Ho il cuore pieno dei volti che ho incontrato durante
tutti questi anni: i
poveri delle favelas e dei quartieri periferici di Rio
e di Petrópolis, i tanti giovani studenti, universitari e lavoratori, e anche
gente del mondo della cultura, della musica e dello sport. Sono convinto che,
senza dimenticare il Brasile, nuovi volti occuperanno il mio interesse e il
cuore: i volti dei nuovi amici della Archidiocesi di
Taranto.
Sento urgente l'invito del Santo Padre alla Nuova Evangelizzazione;
all'annunzio di Cristo che cambia la vita e pone un fermento di novità e di giustizia in tutta la
società.
Desidero fare un cammino comune, conoscere la realtà imparare dalla
vostra fede. Conto con la collaborazione di tutti per continuare l'opera
preziosa sin qui svolta da Mons. Benigno Papa e dai sui grandi predecessori.
Mi
affido alla protezione della Madonna, Madre della Chiesa, di San Cataldo,
nostro patrono, e di Sant'Egidio Maria di Taranto.
Fiducioso della vostra
preghieraVi benedico tutti nel nome del Signore".
+ Filippo Santoro
Nessun commento:
Posta un commento