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martedì 24 luglio 2012

ILVA: In città Voci sul sequestro (e arriva più "Forza Pubblica")


(Abstract da CorGiorno del 24 Luglio 2012)
TARANTO -
E’ agli sgoccioli, l’attesa per la decisione del giudice Patrizia Todisco sulle richieste avanzate dalla procura, ed impazzano voci, su un probabile provvedimento cautelare che comporti la chiusura degli impianti dell’area a caldo dello stabilimento.

Un eventuale provvedimento cautelare,  comporterebbe problematiche gravissime dal punto di vista occupazionale.

A rischio ci sono cinquemila posti di lavoro dell’area a caldo, ma più di qualcuno ribadisce che in realtà è in gioco la sopravvivenza dell’intero stabilimento.
Una ipotesi che terrorizza gli 11.634 dipendenti diretti che il gruppo Riva ha a Taranto, ma anche le migliaia di lavoratori che campano grazie all’indotto.

L’inchiesta sull’Ilva riserva un profilo primario dal punto di vista dell’ordine pubblico.
Stando a quanto si è appreso, dal Viminale è stato disposto l’arrivo di rinforzi per garantire l’ordine pubblico.  E i lavoratori sono già pronti ad organizzarsi a migliaia per bloccare le strade.
Un’esasperazione comprensibile per chi teme di veder sfumare il lavoro intorno al quale si è costruito un progetto di vita.

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