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lunedì 12 novembre 2012

ILVA: Facciamo il punto sugli ultimi avvenimenti



ILVA: Gli ultimi “aggiornamenti”.
I fatti, le, notizie e gli avvenimenti, si susseguono in modo confuso e, a volte, contradittorio, vediamo almeno di chiarirci le idee. (Se ci riusciamo) !!
 
Lo sfortunato Claudio Marsella 29 anni, di Oria, vittima di un infortunio
 

1) Sciopero degli addetti “ferroviari” MOF.

In seguito al noto infortunio e che i sindacati di base attrbuiscono  al “risparmio” del personale addetto (1 agente invece di due). L’ultimo giorno di sciopero, doveva essere ieri 11 Novembre ma gli operai hanno deciso di continuare “ad oltranza” chiedendo un incontro “risolutivo” con l’azienda affinché ripristini la “vecchia” organizzazione del personale (a 2 agenti). Intanto per sostenere questa vertenza sabato (10 Nov), si è svolta una manifestazione nelle vie di Taranto. Un furgone con lo striscione e la scritta 'Ciao Claudio', insieme alla foto del giovane, deceduto ha aperto il corteo.  All'interno del furgone, chiuso da vetri trasparenti, campeggiava una scritta: "gli accordi sono vostri, le vite sono nostre”. Firmato i lavoratori.

 I lavoratori del reparto in cui lavorava lo sfortunato operaio deceduto, indossavano una maglietta bianca sulla quale era stampato il volto del giovane.  Al corteo hanno partecipato anche esponenti dei Cobas e del Comitato Donne per Taranto.

Intanto i dipendenti del MOF (ferrovieri ILVA) avevano completamente disertato una assemblea sindacale della FIM Cisl indetta per appoggiare la loro vertenza.


Il Presidente dell'ILVA Ferrante
 

2) L’ILVA.

Ferrante ha inviato una lettera  al ministero dell'Ambiente, sottolineando che accetta le condizioni dettate dall’AIA,  ma ha anche sottolineato che fino a quando rimarrà il sequestro preventivo dell'area a caldo, l'azienda non può attuare quanto prevede la stessa Aia  nè potrà rivedere il piano industriale con gli investimenti ambientali, nè indicare le risorse necessarie con un piano finanziario.
Nell’incontro avuto con Clini, Ferrante ha ribadito questa necessità del dissequestro affermando che: "Solo avendo la piena disponibilità degli impianti potremo dare attuazione alle disposizioni del governo".
L’azienda è pronta a presentare, il ricorso per riottenere il pieno possesso degli impianti giudicati inquinanti dal gip Patrizia Todisco e punta , a riprendersi la sovranità su ogni parte dello stabilimento, e a non dover coabitare con amministratori ‘esterni’ come gli ingegneri Valenzano, Lofrumento e Laterza,che,  hanno tagliato i rifornimenti al colosso dell’acciaio riducendo la quantità di minerale che può essere stoccato in azienda, quindi di fatto "strangolando l'azienda stessa".

 

Il ministro dell'ambiente Clini
 
 

3) Il Ministro dell’ambiente Clini.

 “A mio giudizio, ignorando l’Aia si opera contro la legge. Siccome la legge va rispettata, siamo pronti a fare ricorso. Sappiamo come procedere”. A parlare è il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. Il tono è quasi da ultimatum. Il destinatario del messaggio, però, non è l’Ilva, ma la Procura. E’ ai magistrati che ieri il titolare del dicastero dell’Ambiente  ha di fatto intimato di ‘rispettare’ la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale per il siderurgico tarantino. Altrimenti, il governo Monti è pronto al “ricorso”, che altro non può essere se non la sollevazione di un conflitto tra poteri dello Stato da far dirimere alla Corte Costituzionale.

 
Il Procuratore di Taranto Sebastio


4) La Procura di Taranto

La Procura di Taranto ha scelto di rispondere con il silenzio. La consegna, in via Marche, è quella del riserbo, anche perchè il lavoro non manca, sulle varie sfaccettature del caso Ilva. Allo stato attuale, il passaggio alla Consulta appare inevitabile. La decisione di togliere i sigilli (pure se virtuali, ad oggi) non spetta però ovviamente al Ministero, ma alla magistratura, il cui orientamento negativo in questo senso è apparso chiarissimo, in ogni declinazione: dal gip ai pm sino al Riesame. Quindi, la resa dei conti davanti alla Consulta sembra inevitabile, anche se è inconsueta nella storia dell’Italia repubblicana.

"Panorama" da Statte
 
 

Che dire ? La situazione è in continua evoluzione e non si possono prevederne gli sviluppi: intanto Taranto, Statte e dintorni e la salute dei nostri cari “aspettano”!!


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