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domenica 11 novembre 2012

MIMMO CALABRETTI: I "Vecchi mestieri di Statte"

 
 
 
Il professor Mimmo Calabretti, non ha bisogno di presentazioni perché è stato sempre notevole, il suo impegno civile nella nostra comunità. E', come tutti sanno, autore di due belle pubblicazioni, ("Don Paolo Zigrino" e "STATTE  ...  e nò t'mòve"),  che sono frutto di una decennale e meticolosa ricerca di testimonianze sulla nostra storia. Questi volumi, arricchiscono il nostro patrimonio di saggezza e buon senso che ci hanno tramandato i nostri avi; credo che rivolgendosi all'autore sarà possibile rreperirne ancora qualche copia.

Oggi, riprendendo a sfogliare piacevolmente "Statte .. e nò t'mòve", mi sono "imbattuto", nel capitolo dedicato ai "vecchi mestieri". Oltre a ritrovare attività ormai dimenticate, ho avuto l'emozione di ritrovare i nomi dei concittadini che "per prima" le hanno esercitato. Credo sia utile a tutti gli stattesi: per i "diversamente giovani" servirà a "rinfrescare la memoria" e per i giovani sarà un'occasione per conoscere meglio i tempi che li hanno preceduti. 




 
 
I MESTIERI DELLA BORGATA ANTICA
 
 
Allattatòr: imbianchino.
Antijr: capoccia; il capo dei  frntoiani.
Artijr: artigiano.
Banntòr: banditore. A Statte sono ancora ricordati mèst Isidoro, Cosimo Chiarastedd e Saverij u Savaijule (originario di Sava).
Caffettijèr: caffettiere.
Callarèr: calderaio.
Cantnijèr: cantiniere. La prima cantina è di Giacobelli che poi passa a Martin “u cantnijèr”.
Cantunijèr: cantoniere.
Capddèr: pettinatrice.
Capllèr: capellaio, compratore di capelli.
Cappddèr: cappellaio.
Carabbnijèr: il primo carabiniere sattese è Damiano Palumbo.
Carpntijèr: carpentiere.
Car~sciatòr: trasportatore di contenitori pieni di uva dal vigneto al traino
Carvunèr: carbonaio.
Caprèr: capraio.
Cazzabrecc: schiacciatore di pietre.
Ciaffèr: tassista (dal francese choffeur); ‘ciaffèr ’ per antonomasia a Statte era Vastijèn D’Arcangelo
Conzagràst: riparatore di vasi di creta.
Conzambrell: riparatore di ombrelli.
Cucchijèr: cocchiere.
Custòd: custode del cimitero.
Cus’tòr: cucitore, sarto.
Fabbr~catòr: muratore.
Fal~gnèm: falegname.
Ferracavadd: maniscalco.
F’nanzijèr: il primo finanziere di terra a Statte fu Gennaro Don Vito.
Frrèr: fabbro.
Fuchist: artificiere
Furnèr: fornaio.
Lattèr: lattaio.
Lavannèr: lavandaia.
Mammère: Levatrice
Manuèl: manovale.
Marnèr: marinaio
Massèr: massaio.
Mattunèr: mattonaio; oggi piastrellista.
Mestr - mest: maestro, mastro.
Mul~nèr: mugnaio.
Mijd’ch: medico. Il primo medico condotto fu Petruzzi di Crispiano.
Nagghijèr: frantoiano.
‘Ngalg~natòr: imbianchino.
‘Nztatòr: innestatore.
 
 
 
Par~tèr: paretaio.
Patrùn: padrone.
Pcurèr: pastore.
Pddèr: conciapelli.
Pezz-v’cchijèr: straccivendolo.
Prevt: il primo sacerdote stattese è mons. F. Marinò (1912-1997).
Procamuórt: becchino.
Pìsciaijul: pescivendolo.
Purchèr: guardiano di porci.
Pustìn: portalettere. Postino per eccellenza a Statte fu Giovanni Mirizzi (1912-1991), persona sempre gentile e sorridente.
‘Rluggère: Orologiaio
Sacrstèn: sacrestano. Il primo sacrestano a Statte nel 1922 è Mastrangelo.
Scannacavadd: macellatore di cavalli.
Scarpèr: calzolaio.
Scarparijdd: ciabattino
Sciarabballist: birocciaio.
Sciardnijèr: giardiniere.
Sciurnatijèr: lavoratore a giornata
Scanzafatij: scanzafatiche.
Scopastrèd: spazzino. Il primo a Statte è  Larijnz.
Sin~ch: sindaco, (dal momento che Statte è nuova a questo tipo di personaggio è bene ricordare  all’attuale e giovane sindaco Angelo Miccoli e a quelli futuri, l’etimologia del termine derivante dal greco: ‘con­giustizia’; colui che governa con giustizia! possiamo fidarci ?).
Sggèr: riparatore di sedie.
Sott-trainìjr: secondo trainiere. quasi sempre un ragazzo.
Spzzièl: farmacista.
Spruijatòr: potatore.
Stradìn: stradino. Il primo cantoniere è Lo Savio.
Stagnìn: stagnino.
Sunatòr: suonatore.
Sunatùr: suonatori
 
 
 
 
Trainìjèr: trainiere.
Trapptèr: frantoiano.
Uardièn: guardiano.
Ualèn: mandriano.
Uarnmntèr: sellaio. Il primo a Statte è un certo Semeraro.
Varvijr: barbiere. Il primo salone a Statte fu di P’ppnud che all’occorenza estraeva i denti e salassava con le sanguisughe.
Vigg’l: vigile. Il primo vigile urbano fu Giuseppe De Sabato.
V’nntor d p’trolj: venditore di petrolio: Fedele Bruno Presidente della Commissione della festa della Madonna del Rosario; Mimin Barulli, addetti all’accensione dei lampioni a carburo prima di Gennaro Massafra e figli . Ditta dell’apparato con lumi a carburo per la festa della Madonna: Fomaro di Montemesola.
Vuccijèr: macellaio.
Zuccatòr: cavatufi.

Congratulazioni a Mimmo !!



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