Gino: Poesia “Ai Caduti” e Cerimonia
con Banda
Domani 4 Novembre, l’ Associazione Combattenti e l’Associazione
Marinai d’Italia, Sezioni di Statte, commemoreranno i Caduti italiani di tutte le guerre,
con un corteo, che muovendo dalla Piazza
Vittorio Veneto, raggiungerà la chiesa Madonna
del Rosario, dove sarà celebrata una Messa in loro suffragio.
A fine Messa, il corteo raggiungerà il Monumento ai Caduti in Via Castello,
dove, si celebrerà, la Commemorazione alla
presenza delle nostre Autorità Civili.
Il Corteo durante l’intero svolgimento,
sarà seguita dalla Banda di Statte, del
maestro Parabita che eseguirà musiche
patriottiche.
La cerimonia avrà il seguente svolgimento:
Ore 9,30: Partenza
del corteo da Piazza Vittorio Veneto
con a seguito la Banda di Statte.
Ore 10 circa: Santa Messa celebrata nella chiesa Madonna
del Rosario.
Ore 11 circa: Il corteo
muoverà per il Monumento ai Caduti in
via Castello.
Ore 11,15 circa:
Commemorazione con la presenza di autorità Civili.
Gino Del Giudice, con i seguenti versi, ha voluto commemorare, i nostri gloriosi caduti e, conversando
col suo germano, ha confidato, che in
questi suoi versi, c’era la volontà, di
commemorare proprio TUTTI i Caduti, sperando che ci fosse un pensiero, anche per i quelli, che hanno
inteso difendere a Patria, trovandosi
dalla parte soccombente, perché resta chiaro che, a parte quelli che si sono macchiati di crimini contro il lolo fratelli,
coloro che hanno scelto di rimanere dall’altra
parte, l’hanno fatto in perfetta buona fede con la convinzione di difendere
l’onore della Patria.
Chi
scrive, condivide pienamente questo giudizio, (almeno due dei suoi grandi amici, non saranno d’accordo su questo) considerando
che, dopo quasi 70 anni, dalla fine della guerra, sia giunto il momento di considerare che i Caduti
sono tutti italiani e tutti nostro fratelli.
.I CADUTI
Progenie raggianti
Di fede ideale,
Con gli almi esultanti,
Con spinta vitale,
Correste all'appello
Del verde mantello.
Le mamme dolenti,
Consorti angosciate,
Baciaste, e coscienti,
Formaste le armate
Con
NAVI e MOSCHETTI
Dall'ITALIA
eletti.
Figli coraggiosi,
Intrepidi, offriste,
Lidi
vittoriosi,
Donando, non triste,
Il fior della vita,
Alla PATRIA
avita.
Con
ali spiegate,
In sacre contese,
Giammai tarpate,
Giungeste alle imprese,
Con trepido ardore
E l'ITALIA
nel cuore.
Arditi, convinti
Dell'utile sorte,
Da orgoglio sospinti,
Smentiste la morte:
Italico onore,
Invitto valore.
Afflato pregnante
Il vostro retaggio,
Che è mira esaltante,
Di corso più saggio,
A stirpe che avanza,
Con tenue speranza.
Eterna memoria;
Vostro il sacrificio,
Di novella storia
Sia a noi auspicio.
GIAMMAI PIU' GUERRA
SCONVOLGA LA TERRA
Statte 4 novembre 2013
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