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giovedì 7 novembre 2013

Gino:Banda,4 novembre e fotodocumento e ..



Gino: Banda, 4 novembre e fotodocumento e ..
I soci dell'ANMI pronti per la commemorazione del 4 novembre


Un articolo di Gino Del Giudice che, cogliendo l’occasione della cerimonia del 4 Novembre, valorizzata dalla bella prova dei nostri musicisti, ha ricordato, che la banda di Statte è un patrimonio prezioso da preservare e valorizzare.
Non mancano “osservazioni” su alcuni aspetti della cerimonia stessa.




Studenti dell'Amaldi di Statte in attesa della cerimonia per commemorazione del 4 Novembre 2013



Il 4 Novembre e .. la Banda

Il più giovane della "Banda di Statte"


Gino Del Giudice: "Sobria la cerimonia del 4 novembre con la quale Statte ha commemorato la festa delle forze armate. Meno che sobria sarebbe stata la manifestazione se non avesse avuto il supporto dell'ORCHESTRA DI FIATI DELLA CITTA' DI STATTE diretta dal maestro Parabita e sorretta dall'associazione “santa Cecilia” amorevolmente guidata" da Lucia Calabrese.
Ecco la banda ...




Gino Del Giudice: "Con gli inni patriottici e le marce sinfoniche eseguite, i ragazzi del complesso, ormai veri professionisti della formaziione, hanno reso la cerimonia più solenne, esprimendo una disciplina musicale impeccabile, e una intesa armonica, lodevole e sorprendente."


Gino Del Giudice e la professoressa Lucia Calabrese (presidente dell'associazione musicale Santa Lucia, a cui la Banda "fa capo")

"Diamo più possibilità di partecipazione a questi bravi ragazzi"

Continua Gino: "Detto ciò, dobbiamo augurarci che un più roseo avvenire di rappresentatività, spetti alla “NOSTRA BANDA” e una visibilità maggiore di quella  finora, inopinatamente concessole, nelle manifestazioni che si sono succedute nel paese, ultima fra tutte, la celebrazione della festa della Madonna del Rosario, nel corso della quale è stata irragionevolmente ignorata."


Gino :"Ricordo, quanto è costato in sacrifici e dedizione, la nascita della formazione bandistica, all'allora sindaco Pinuccio Mastromarino,  all'infaticabile Claudio Forleo e, mi sia consentito, al sottoscritto". (Gino Del Giudice n.d.r)


"Qualcuno ha dimenticato quel periodo:  La banda del paese costituisce un vero fiore all'occhiello di aggregazione, oltre che elemento culturale di rilievo per i giovani che intraprendono lo studio di uno strumento".


"Inoltre, è risaputo che un musicista preparato, ha opportunità maggiori di inserimento occupazionale,nell' arco della vita lavorativa . Testimonianza ne sono i diplomi conseguiti da molti dei ragazzi “antesignani”,  che iniziarono a suonare dieci anni fa".


Festa del 4 novembre: molti studenti ed alunni e scarsa partecipazione della cittadinanza.

Gino: "Un plauso va, al dirigente del comprensosio scolastico, Patrizia Nesi che ha permesso, ad una schiera di bambini, di varie classi della scuola elementare, accompagnati dai maestri, la partercipazione alla cerimonia. Un apprezzamento anche alla vulcanica ed entusiasta dirigente dell’Istituto Amaldi, Laura Pavone, che ha consentito la partecipazione alla commemorazione, di una nutrita rappresentanza di studenti della stessa scuola. Incomprensibile, invece,  la scarsissima partecipazione di cittadini adulti  all’evento: poco più di una decina.   Per le “istituzioni” erano presenti, gli assessori, Andrioli e Romano ed il Sindaco Angelo Miccoli:  assenti, gli altri componenti della giunta e dell'intero consiglio comunale".


Ancora  Gino Del Giudice: "Il corteo  partito da piazza “Vittorio Veneto” ed accompagnato dalla banda”, era aperto da due componenti dell’ANMI che portavano una corona di alloro, quindi  dal Gonfalone del Comune, scortato da agenti della Polizia Municipale; seguivano: il gruppo ANMI,  dell’Associazione Combattenti,  il  Sindaco Miccoli, i rappresentanti dei Carabinieri e Polizia Municipale, gli  assessori Andrioli e Romano, infine, un nutrito gruppo di studenti ed alunni e ..  alla fine .. qualche cittadino".


Il corteo stesso, si è quindi diretto alla Chiesa della “Madonna del Rosario”.

Gino: "Durante la messa officiata dal don Pompilio è stata letta, la preghiera del marinaio e NON la preghiera dei caduti di tutte le guerre.



Il presidente dell'ANMI Miche Frascella





 
L'attore Gianni Ambruoso legge un elogio-preghiera dedicato ai caduti


Gino: "Da Largo Lepanto, dopo la funzione, il corteo ha proseguito,  raggiungendo il Monumento ai Caduti, ove, con l'inno di Mameli e la canzone del Piave, eseguiti mirabilmente dalla “nostra banda”, la cerimonia è continuata, con la deposizione di una corona, con l'intervento del presidente dell'associazione marinai Michele Frascella e con  la lettura da parte dell'attore Gianni Ambrouso, di un elegio-preghiera ai caduti di tutte le guerre  (dello stesso Gino Del Giudice n.d.r.). Ha concluso la cerimonia, il  sindaco Angelo Miccoli."
Assenti, come detto, gli altri componemti della giunta e dell'intero consiglio comunale."



Serve maggiore partecipazione a livello istituzionale

Gino osserva: "A cosa serve rendere l'omaggio al ”milite ignoto” se si ignora a livello istituzionale l'importanza della commemorazione? Il 4 novembre è il giorno dell'unità Nazionale e giornata delle forze armate, in cui si ricorda, la fine della prima guerra mondiale per l'Italia. Festa in cui si dovrebbero celebrare con riconoscenza i caduti di tutte le guerre."  
Gino continua: "Basta con la preghiera del Marinaio, dell'Artigliere, dell'Alpino, del Sommergibilista e dell'Aviatore,  in cui a turno, si invoca la protezione dei mezzi e delle armi dei rispettivi corpi e non la pace ed il rifiuto delle armi. Il pensiero si deve elavare, per dare onore sì, ai caduti che sentiamo più vicini al nostro credo, ma altresì, ai caduti tutti, di tutti gli schieramenti, a coloro cioè, che, in buona fede, affrontarono vessazioni, per un ideale che, seppure diverso dal nostro, ideale è stato. Si condannino i criminali di cui, mai nessuno potrà giustificare efferatezze e delitti, ma è doveroso comprendere quanti affrontando, al tempo, scelte di coscienza, coerenti, si ispirarono all'amor patrio"

Alunni partecipanti alla cerimonia con "il nume tutelare" della Banda Lucia Calabrese, col più piccolo componente della banda stessa. (Foto Giovanna Soldatini)
Alunni della scuola elementare, partecipanti alla cerimonia. (Foto Giovanna Soldatini)


Conclude Gino:

La “festa dei caduti” istituita nel 1919, ha attraversato le età dell'Italia liberale, fascista e repubblicana. Nel corso degli anni 80 e 90 la sua importanza andò declinando, tanto da essere cancellata dal calendario, come festa nazionale. Si deve ad Azeglio Ciampi, il suo degno ripristino, assieme ad un rinnovato amore patriottico che il saggio presidente, da vero “patriota” è riuscito ad infondere al popolo italiano.
Con questo spirito, da cittadini e da buoni stattesi, amiamo la nostra storia passata, ma anche ciò che il presente ci offre.
 Viva l'Italia, viva Statte, viva la banda di Statte.
Gino del Giudice 4 Novembre 2013



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