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mercoledì 25 luglio 2012

Gli operai Ilva occupano le S.S. 106 e 7

Operai ILVA ocuupano la S.S. 7 e 106 (foto Corgiorno)

(25 Luglio 2012)
Continuano a ricorrersi notizie e smentite sulla decisione (che ormai viene data per imminente), della procura di Taranto, circa il blocco "dell'aria a caldo" dell'ILVA.


Questa mattina, (25 Luglio), notizie incontrollate, circolate nello stabilimento, riferivano di una "notifica" della stessa magistratura, già avvenuta, che imponeva la chiusura della stessa aria a caldo. La notizia veniva poi smentita. Ma un nutrito gruppo di operai (si parla di 5000), ha occupato per circa due ore la statle 106 e la statale 7.

Intanto, domani 26 Luglio ci sarà un incontro a Roma col governo, a cui parteciperanno, rappresentanti delle istituzioni locali. Si prevedono, presenze contemporanee di rappresentanti delle associazioni ecologiche locali ( che premono per una chiusura, per ragioni sanitarie dello stabilimento) e di rappresentanti dei lavoratori che lottano per il loro posto di lavoro. Si spera che le varie manifestazioni si svolgano in modo pacifico. (L.DelG)


(Da corgiorno del 25 Luglio 2012)L’esasperazione dei lavoratori dell’Ilva è esplosa questa mattina quando, dopo un’assemblea all’interno dello stabilimento, gli operai hanno deciso di uscire all’esterno e occupare la statale 100 all’altezza dell’ingresso della direzione dello stabilimento siderurgico.
Un’azione che segue quella di ieri quando gli operai hanno organizzato un sit-in, sempre davanti alla direzione Ilva, insieme ai segretari di Fim, Fiom e Uilm.

“Non può una sentenza della Magistratura, qualunque sia il dispositivo che la caratterizzerà, porre rimedio ai tanti vuoti, non colmati nel tempo, anche per responsabilità delle istituzioni locali e nazionali”.
Lo ha dichiarato Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm, intervenendo sulla delicata situazione dello stabilimento siderurgico di Taranto.

martedì 24 luglio 2012

ILVA: In città Voci sul sequestro (e arriva più "Forza Pubblica")


(Abstract da CorGiorno del 24 Luglio 2012)
TARANTO -
E’ agli sgoccioli, l’attesa per la decisione del giudice Patrizia Todisco sulle richieste avanzate dalla procura, ed impazzano voci, su un probabile provvedimento cautelare che comporti la chiusura degli impianti dell’area a caldo dello stabilimento.

Un eventuale provvedimento cautelare,  comporterebbe problematiche gravissime dal punto di vista occupazionale.

A rischio ci sono cinquemila posti di lavoro dell’area a caldo, ma più di qualcuno ribadisce che in realtà è in gioco la sopravvivenza dell’intero stabilimento.
Una ipotesi che terrorizza gli 11.634 dipendenti diretti che il gruppo Riva ha a Taranto, ma anche le migliaia di lavoratori che campano grazie all’indotto.

L’inchiesta sull’Ilva riserva un profilo primario dal punto di vista dell’ordine pubblico.
Stando a quanto si è appreso, dal Viminale è stato disposto l’arrivo di rinforzi per garantire l’ordine pubblico.  E i lavoratori sono già pronti ad organizzarsi a migliaia per bloccare le strade.
Un’esasperazione comprensibile per chi teme di veder sfumare il lavoro intorno al quale si è costruito un progetto di vita.

sabato 21 luglio 2012

ILVA. Tra magistratura, e ambientalisti: chi ci capisce è bravo!!


In questi giorni il problema dell'ILVA (a rischio chiusura ad opera della magistratura), divide l'opinione pubblica di Taranto e provincia in almeno tre "fazioni". I problemi, le prospettive e le soluzioni non sono semplici e, queste "divisioni",  non aiutano a trovare una via di uscita né a far comprendere all'opinione pubblica la reale situazione. Così, cerchiamo di semplificare:


Rischio chiusura dell'ILVA, ad opera della magistratura.Come si sa, la magistratura aveva disposto, tempo fa, diverse perizie (ora concluse) per accertare i livelli attuali di inquinamento, (polveri sottili, benzo(a)pirene, diossina), la "fonte" di questi inquinanti, i pericoli per la salute presenti, passati e futuri di questi valori, se le loro "origini temporali" erano anche da attribuirsi alla gestione ILVA,  se ci fosse una causa - effetto con l'aumento di malattie, decessi etc da attribuirsi "inequivocabilmente" a queste cause e, se la situazione produttiva, fosse compatibile con la salvaguardia della salute umana.
La risposta dei periti, sembra sia stata chiara, tanto che i giudici di Taranto, ritengono la situazione tanto grave, da non escludere una "chiusura totale" dell'aria a caldo e si attende una loro decisione da un giorno all'altro.


I "Politici" sia pure tardivamente corrono ai ripari con la legge regionale "Salva Taranto"Diciamo subito, che questa legge, contiene tanta "buona volontà", ma sul piano operativo non risolve nell'immediato (e neppure nel breve termine) i problemi dell'inquinamento.

Molto strani alcuni punti, come quello di ridurre la produzione nei giorni di vento (di maestrale) e di ridurre la "movimentazione" di minerali, prevedendone col tempo un'altra "localizzazione" e  (col tempo) prevederne la "copertura". Fumoso l'articolo che riguarda la tutela della salute, sentite:

"Quando la valutazione evidenzi criticità, gli stabilimenti industriali  dovranno ridurre le emissioni in atmosfera degli inquinanti per i quali il rapporto ha evidenziato criticità. La riduzione sarà determinata in proporzione al danno accertato rispetto al valore medio calcolato sui dati disponibili dei precedenti cinque anni." (Più burocraticese e vago di così!!) L'esecuzione del piano di riduzione avverrà a spese dei soggetti gestori e, in caso di mancato conseguimento degli obiettivi fissati si può arrivare, dopo diffida, (campa cavallo) anche alla sospensione dell'esercizio dell'impianto.

C'è solo da aggiungere che, dopo l'approvazione della legge, si sono avuti incontri con le massime istituzioni a Roma, compreso il ministro Clini, che ha messo a disposizione per il disinquinamento, circa 150 milioni (oltre a 100 milioni) stanziati dalla regione.
(Da notare che per un serio e totale disinquinamento di tutta l'area, gli esperti hanno preventivato la somma di circa 5 MILIARDI)



 

La posizione dei politici e sindacati.

"Si devono tentare tutte le soluzioni per risolvere questi problemi, mentre la chiusura dell'ILVA è assolutamente da escludere"; per loro, i magistrati che stanno per decidere del futuro dell'ILVA prendano atto della nuova legge regionale per valutare con più realismo  il problema, tenendo conto che sono in gioco il lavoro di migliaia di famiglie".

La posizione degli ambientalisti:

Si tratta, di giovani che amano la loro città, lottano per il loro futuro e per quello dei loro figli. Ragazzi coraggiosi ed entusiasti; per la gran parte degli ambientalisti, l'unica via di uscita, per salvaguardare la salute dei cittadini è la chiusura "immediata" dello stabilimento ILVA.
Forse sarebbe più giudizioso, preparare un serio piano industriale che metta in condizione di dismettere "gradualmente" l'aria calda, coinvolgendo i lavoratori e la cittadinanza.
Una battuta amara potrebbe essere: "quale salute con lo stomaco vuoto?"

ConclusioniC'è solo di augurarsi che la magistratura (anche con qualche forzatura) tenga conto di questa (sia pur nebbiosa) legge, affinché non si prendano decisioni, che per l'attuale congiuntura, sarebbero, drammatiche e tragiche.




Incendio a Statte il 17 Luglio, in contrada Sabatini





Incendio di un deposito di auto a Statte, in contrada Sabatini
(presso la statale Taranto Martina Franca)


Un vasto incendio si è sviluppato a Statte, (il 17 Luglio 2012) in contrada Sabatini.
Le fiamme hanno inizialmente interessato sterpaglie e macchia mediterranea, ma poi hanno raggiunto un autodemolizione distruggendo oltre un centinaio di auto da rottamare e diversi autocarri.

Le fiamme poi hanno coinvolto pneumatici e lattine di vernici, facendo alzare una colonna di fumo visibile a diversi chilometri di distanza.

Sul posto, infatti, sono intervenuti anche i tecnici dell’Arpa per accertare la natura delle emissioni.

Sul posto sono state inviate pattuglie di Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani per regolare il traffico interrotto nelle strade limitrofe alla zona dell’incendio.

Necessario anche l’intervento di un elicottero della protezione civile per effettuare lanci di acqua e agevolare le operazioni di spegnimento. In entrambi gli interventi, fortunatamente, non si sono registrati feriti.

Il territorio di Statte, specie nella bella stagione, è molto vulnerabile agli incendi.
Non bastano i volontari della protezione civile per ridurre questo costante rischio. Probabilmente l'azione di prevenzione dovrebbe essere più incisiva, obbligando i proprietari dei terreni, specie delle zone periferiche ad eliminare sterpaglie ed erba secca specie in corrispondenza delle strade.
Come "segnalatori", si potrebbero impiegare gli stessi volontari della protezione civile per il territorio extra urbano, mentre per quello urbano, ci si potrebbe avvalere delle segnalazioni dei dipendenti della società addetta alla raccolta differenziata, i quali dovrebbero segnalare anche i terreni colmi di rifiuti. A questo riguardo e, a titolo di esempio, si segnala lo stato del terreno prospicente la chiesa "Sacro Cuore" che, pur pulito dalle sterpaglie, risulta "depositario" di bottiglie, vetri, buste di plastica, che mal si conciliano col necessario decoro del luogo. Non bastano i risultati (molto apprezzabili) ottenuti con la raccolta differenziata. Un paese, che lotta costantemente per l'ambiente, ha bisogno di essere e apparire PULITO.

 

 

venerdì 20 luglio 2012

L'ex discarica di Santa Teresa sarà il polmone verde di Statte e Taranto


Come è noto, la discarica di Santa Teresa, ha rappresentato per decenni un autentico "schiaffo" all'ambiente del territorio di Statte e alla dignità dei suoi abitanti, perpetrati negli anni pre-autonomia, dal comune capoluogo, che usava la stupenda gravina di Mazzaracchio come discarica principale.
Negli primi anni che seguirono la conquista dell'autonomia, gli amministratori della "nuova Statte", riuscirono ad ottenere i necessari finanziamenti, per "liberare" la gravina dal suo "contenuto". (Anche se, tali interventi non riuscirono a ridare completamente al sito il suo naturale fascino). Ora, l'iniziativa del comine di Statte, di bandire una gara per l'utilizzo di questo sito, come "polmone verde" da integrare con altre attività imprenditoriali. (Leo.DelG)


(abstract .. intervista di Maristella Bagiolini 17 Luglio 2102) 
"La discarica Santa Teresa, dopo la sua bonifica e la recinzione, illuminazione interna ed esterna, impianto di irrigazione e antincendio, è pronto a rinascere nel segno dell’eco-sostenibilità e si candida a diventare uno dei polmoni verde della nostra provincia".

La buona notizia arriva dal Comune di Statte e in particolar modo dall’Assessorato all’Ecologia e Ambiente retto da Vincenzo Chiarelli.

"La scelta di realizzare lì una discarica era oltraggiosa – spiega l’assessore Chiarelli – specie se si tiene conto che l’area della Santa Teresa sorge in prossimità della Gravina di Mazzaracchio e in pieno Parco delle Gravine, e quindi in un contesto ambientale, naturalistico, storico e paesaggistico che merita tutela e rispetto".

Così il Comune di Statte, corre ai ripari pubblicando in questi giorni un disciplinare di gara per l’affidamento in concessione della gestione di quell’area ora completamente bonificata e attrezzata all’uso pubblico

"L’amministrazione comunale sostiene la gestione della struttura attraverso la disponibilità di utilizzo dei locali presenti nel sito – spiega ancora Chiarellicosì come l’arredo dei locali e la fornitura di energia elettrica. Gli oneri di manutenzione e pulizia ordinaria e straordinaria dei locali e del verde – chiarisce ancora il responsabile dell’assessorato – saranno invece a carico del soggetto concessionario.

Cosa potrebbe nascere all’interno di quella che fu un’ex discarica?

Ci aspettiamo una risposta soprattutto da parte di associazioni o imprese private che intendano utilizzare queste aree per attività compatibili con la caratteristica naturalistica del sito – dice Vincenzo Chiarelli – avremo ottenuto così un doppio risultato: contribuire alla nascita di nuove attività e aver preservato un sito di grande interesse anche dalla piaga del vandalismo e degli incendi dolosi che come ogni anno si ripresentano minacciosamente sul nostro territorio.

mercoledì 11 luglio 2012

Sfiorata una tragedia sulla TA-Statte, per un grosso tubo ILVA finito sulla careggiata

10 Luglio 20123

TARANTO - Un grosso tubo (12 m di lunghezza e 50cm di diametro e pesante diversi quintali)  trasportato da un carrello elevatore all'interno della recinzione dello stabilimento Ilva di Taranto è scivolato lateralmente durante il deposito cadendo sulla recinzione metallica, abbattendola e investendo due auto in transito ( una 600 e un furgoncino Fiat Doblò) sulla strada esterna di collegamento Taranto-Statte. 




Gli automobilisti si sono visti piombare all’improvviso il tubo e purtroppo non sono riusciti ad evitarlo. La piccola auto utilitaria è stata praticamente distrutta risparmiando miracolosamente la conducente, ovvero il grosso tubo ha sfondato il tetto proprio sulla parte anteriore del passeggero. Il gravissimo incidente è avvenuto ieri (10 Luglio) alle ore 16 circa.

È scattato immediatamente l’allarme e sul posto è giunta una squadra dei vigili del fuoco che ha estratto le vittime dalle lamiere dei veicoli. I sanitari del 118 intervenuti sul luogo hanno subito trasportato all’ospedale “SS. Annunziata” i due conducenti.

Al termine degli accertamenti medici, la donna che viaggiava a bordo della 600 ha riportato diverse contusioni ed è stata ricoverata nel nosocomio locale in osservazione mentre il conducente del furgone è rimasto illeso.

Sul posto sono intervenuti agenti del reparto mobile e la sezione infortunistica della polizia municipale che hanno eseguito i rilievi del caso per comprendere la dinamica e la causa dell’incidente. Il traffico inevitabilmente è rimasto interrotto per diverso tempo, anche per rimuovere il grosso tubo.

La direzione dello stabilimento Ilva ha espresso in una nota stampa il rammarico per l’accaduto.

(estratto da TaOggi e "il Quotidiano" del 11 Luglio 2012)

sabato 7 luglio 2012

La provincia "apre" ai cassaintegrati, anche stattesi, del porto.


Premessa.
Come è noto, il piano di ammodernamento del "molo polisettoriale" (del porto, per intenderci) e, con fondi già disponibili, prevede l'impiego di nuove attrezzature e gru di nuova generazione. Queste nuove "attrezzature" richiederanno mano d'opera, appositamente preparata. L'ente "provincia", finanzierà questa "preparazione", utilizzando circa 574 unità lavorative (tra cui numerosi stattesi), ora o in cassa integrazione o in mobilità, allontanando lo spettro della perdita del posto di lavoro.


(Abstract da Corgiorno del 7 Luglio 2012 a firma Francesco Tanzarella)
[omissis] Ieri, nella sede di Taranto Container Terminal, l’assessore provinciale al Lavoro Luciano De Gregorio ha presentato la delibera di Giunta con la quale l’ente di via Anfiteatro ha destinato più di 300mila euro alle attività di riqualificazione e formazione continua dei lavoratori in mobilità e in cig. Con questo trasferimento la dotazione complessiva del fondo sale a poco meno di 700mila.
"Una scelta fatta con la collaborazione di sindacati, Autorità Portuale e Italia Lavoro, ha spiegato De Gregorio, superando momenti di difficoltà come quello della dichiarazione degli esuberi o il rischio licenziamenti."


Il riferimento è al lavoro svolto per salvare i 500 dipendenti della Tct (Taranto Container Terminal) ora in cassa integrazione per due anni: «Per loro abbiamo previsto un percorso di formazione continua – ha spiegato De Gregorio – che li accompagnerà per tutta la durata della "cassa integrazione", mettendoli nelle condizioni di poter utilizzare le gru di nuova generazione previste nel piano di ammodernamento del molo polisettoriale».

Dal licenziamento ad una nuova prospettiva, dunque.
Un’opportunità che Provincia e sindacati hanno voluto offrire anche ai lavoratori della Delta Uno, (impresa che si occupa di lavori portuali), messi ancor peggio rispetto ai colleghi di Tct perchè in mobilità.

Nella delibera la Provincia ha allargato la platea dei destinatari delle misure anche a questo tipo di lavoratori, con un rapporto di dipendenza ormai cessato quindi, pensando ad un percorso di riqualificazione utile per ricolocarli in altre attività.

Forti di un accordo sottoscritto a marzo, infatti, Provincia e sindacati hanno “blindato” il destino dei 74 legandolo agli imminenti lavori di ampliamento del porto: «Le aziende chiamate a realizzare le opere infrastrutturali – ha aggiunto De Gregorio – dovranno attingere dal bacino della Delta Uno».

 La Provincia, così, ha chiuso due partite importanti. Come detto dal segretario generale dell’Autorità Portuale Francesco Benincasa, però, si tratta di un punto di partenza e non di arrivo.


giovedì 5 luglio 2012

Un acquisto prestigioso del Real Statte: Brenda Moroni dalla Lazio

Il nuovo acquisto del Real Statte, Brenda Moroni dalla Lazio
come la vedremo la prossima stagione agonistica

(L’ADDETTO STAMPA DEL REAL STATTE FRANCESCO FRIULI)
 

REAL STATTE INIZIA IL MERCATO

IN ROSSOBLU ARRIVA DALLA LAZIO LA LATERALE BRENDA MORONI

Parte col botto la campagna acquisti del Real Statte per la stagione 2012/2013. È Brenda Moroni il primo tassello per la nuova annata sportiva della formazione guidata da Tony Marzella. La laterale, all’occorrenza anche pivot avanzato, arriva dalla Lazio con la formula del trasferimento a titolo definitivo.

La giocatrice, classe 1990, è entusiasta della conclusione della trattativa e pronta per la nuova avventura. “Non vedo l’ora di iniziare a giocare con lo Statte, una cittadina dove si respira aria di futsal grazie alla passione di tutti, a partire dalla società passando per le ragazze senza dimenticare i fantastici tifosi”.

Brenda ringrazia tutti e due i sodalizi per aver soddisfatto quella che era la sua volontà.
 “Con la Lazio ho vissuto anni bellissimi di crescita umana e professionale. Il mio più sincero grazie va a Monica Caprini, prima compagna di squadra e poi dirigente biancoceleste, alle ragazze, agli ex tecnici Trombetta e Spogani senza dimenticare alcune compagne con le quali c’è un’amicizia anche fuori dal campo come Coviello, Mazzuccato, Fiore, Frilicca e Verrelli. Altrettanto voglio subito ringraziare mister Tony Marzella, per me uno di quei tecnici che rappresentano il top nel futsal visti i successi e i risultati raggiunti in questi 15 anni, e il Direttore Generale, Giuseppe D’Onghia, oltre a Daiana Bianco con la quale mi lega un’amicizia anche fuori dal campo. Mi hanno fatto capire da subito col loro entusiasmo la voglia di volermi portare a Statte e sono stata contagiata in maniera stupenda da parte loro. Poi, toccando un po’ per mano l’ambiente è stato tutto un escalation di emozioni e sensazioni che voglio ripagare sul campo”.


Quando si parla di aria di futsal il riferimento è rivolto a quanto fatto dallo Statte in questi anni.

“Il Real è una squadra importante che scritto la storia del futsal femminile italiano e il merito è di mister Marzella, della società e di tutte le ragazze che vogliono fortemente raggiungere obiettivi alti. Lo spirito di gruppo e la grande dedizione e passione fa’ in modo che si possono superare ostacoli all’apparenza insormontabili. Questa squadra passano gli anni ma resta sempre ai vertici del futsal grazie, ripeto, all’entusiasmo e alla forza del gruppo. Anche nella stagione passata hanno confermato i grandi risultati al primo anno dell’istituzione della Serie A. Magari non è arrivato il sigillo finale dello scudetto ma sarà una molla per migliorarsi in futuro”.

 In conclusione, l’obiettivo di Moroni e il suo messaggio ai tifosi.

“Prima di venire a Statte io, fan di Ligabue, mi sono ritrovata in una frase di Vasco. ‘T’Immagini la faccia che farebbero’ rappresenta proprio me stessa e da qui che voglio lanciare anche un messaggio a tutto l’ambiente Real. Vengo in rossoblu per vincere e per divertirmi, entrare a far parte di un gruppo fantastico e mettermi a disposizione del mister. Tutti insieme uniti possiamo raggiungere grandissimi risultati e toglierci tantissime soddisfazioni”.

mercoledì 27 giugno 2012

Statte. Una caduta di 15 metri in gravina: grave, ma fuori pericolo.

Un 18enne di Statte , scivola nella gravina di Leocaspide e si salva per miracolo.


Statte: La gravina di Leocaspide (foto Giovanna Soldatini)

 


STATTE  
Lorenzo, 18 anni, studente, di Statte, con la passione per la musica, un ragazzo dal sorriso
dolce e sincero che riflette l’immagine del bravo figlio e che fa l’orgoglio dei propri genitori,
sabato mattina, (23/6/12), mentre percorreva una stradina che costeggia la gravina di Leocaspide  ed era assorto nei suoi pensieri sotto il sole cocente,  ha perso l’equilibrio cadendo in un dirupo di circa 15 metri; un folto arbusto, fortunatamente, ha attutito la sua rovinosa caduta tra le sterpaglie e i sassi, procurandogli  diverse fratture.

Le invocazioni di aiuto del giovane e l’immediata richiesta di soccorso da parte di una donna che aveva, a distanza, assistito alla scena, hanno prodotto l’immediato intervento dei carabinieri della stazione di Statte. I militari dopo averlo raggiunto, lo hanno imbracato e posto in condizioni di sicurezza. I vigili del fuoco, intervenuti successivamente hanno provveduto a recuperare il giovane ferito; uno di loro si è fatto imbracare ed è sceso per oltre 15 metri nella gravina: un intervento che è durato oltre due ore  ma che si è concluso felicemente, con il recupero del ragazzo.

Dopo le cure del caso e dopo essere stato dichiarato "fuori pericolo di vita", dall'ospedale, il giovane Lorenzo, ha chiesto al papà di poter ringraziare personalmente gli “angeli” che lo hanno soccorso;  ha ricevuto, quindi la visita in ospedale del maresciallo Franco Malzone, comandante della stazione dei carabinieri di Statte che, durante la visita in ospedale,  ha voluto fare dono a Lorenzo del Calendario dell’Arma dell’anno 2012.





 

lunedì 11 giugno 2012

Statte premiata per la sicurezza stradale



Il Comune di Statte (unico nella provincia) ha ottenuto il premio nazionale, "Targa blu 2012", come riconoscimento concesso dalla com­missione Cesis (comitato per la sicurezza) .. a quei Comuni italiani che si sono dstinti per il numero e la qualità di interventi attuati per la sicurezza stradale. (A statte, si è passati, da 80 incidenti nel 2009 ai 23 incidenti nel 2011).
Il 10 maggio scorso, i rappresentanti amministrativi e del Comando di Polizia Municipale hanno ritirato a Roma tale premio nel salone dei gruppi parlamentari della capitale; erano presenti, il consigliere comunale Andrea Ferraioli, i marescialli di Pm Anna Sgobba e Raffaele Galeone ed ov­viamente il comandante Rotunno.

Il sindaco:

“Abbiamo rifatto quasi tutta la segnaletica stradale e relizza­to due rondò al posto dei semafori” precisa il sindaco Ange­lo Miccoli,  chiaramente soddisfatto: “siamo gli unici della provincia ioni­ca e siamo soddisfatti di aver fatto grandi passi nel campo della sicurezza stradale. Per eseguire tutti gli interventi strutturali l’ammi­nistrazione ha utilizzato principalmente i soldi delle sanzioni amministrative, ma anche parte del bilancio comunale.


Questi alberi (via Mercadante, verso il mercato)
ostacolano disabili, passeggini e pedoni
Considerazioni: Questo premio ci riempie di orgoglio anche se, molto resta da fare nel campo della sicurezza dei pedoni. Pensiamo alla creazione di piste "preferenziali pedonali", ai percorsi  " agevolati per disabili", alla "regolamentazione del traffico" in alcune vie ad intenso traffico pedonale (via Giordano specie nelle giornate di mercato;  la "circonvallazione Ventrelli", specie nel tratto Nord con ridotta visibilità, Corso Vittorio Emanuele nel tratto Nord etc); sono tutte situazioni di potenziale pericolo, specie per i pedoni diversamente abili, oppure con passeggini bambini.


Via Giordano per i pedoni è una "trappola"

Si è consapevoli che il famigerato "patto di stabilità" impostoci dal governo centrale, ci impedisce di investire ulteriori risorse per queste problematiche, tuttavia è bene almeno, cominciare a programmarli, per poi attuarli quando le condizioni (economiche e tecniche) lo consentiranno.

mercoledì 6 giugno 2012

STATTE E GREEN FEST: "IL CAMBIAMENTO"

MARIELLA GENTILE (CEA Statte) e MARIANGELA DI GERONIMO (Gruppo Speleo Statte)
due giovani protagoniste della 1° edizione Green Fest di Statte.
La manifestazione "Green Fest Statte", doveva essere (ed è stata), una occasione per far conoscere agli stattesi (e ai visitatori ospiti), le bellezze del nostro territorio, far conoscere per la prima volta dall'interno, l'Acquedotto storico del Triglio, ma anche, rappresentare un'occasione di aggregazione, di divertimento, di contatto con la natura e, infine, proporre Statte all'attenzione degli amanti della natura, fin ora "abbagliati" soltanto dagli operatori di "altri comuni" che, operando in modo appropriato, "vendevano bene la propria merce"!! 

In passato, i tentativi di proporci, come "terra dei dolmen", del "parco delle gravine", della "terra delle masserie", del comune "dell'Acquedotto del Triglio" non avevano ottenuto, quella partecipazione "massiccia", che l'impegno di CEA, di SPELEO Statte e di altri impegnati cittadini, avrebbero meritato.
Questo era tanto più scoraggiante, considerando la "bellezza selvaggia" delle nostre gravine che non ha uguali in tutto il territorio del parco. (Tanto che quasi giornalmente, giovani aspiranti scalatori, vengono ad "allenarsi" su alcune ripide pareti della gravina stessa).
Foto Giovanna Soldatini

Quali sono stati in passato le ragioni di queste mancate "affermazioni di massa", sia in ambito stattese e, più ancora. fuori da nostro comune?

Non si tratta certamente di carenze "culturali", anzi !! Dalla conquista dell'Autonomia, vi è stato un "fiorire" di iniziative e pubblicazioni, sulla nostra storia, sul nostro territorio, sulle nostre tradizioni, accompagnati da dibattiti e "seminari" che hanno impegnato i nostri migliori "cervelli". Se aggiungiamo il fatto, che la nostra "biblioteca civica" è un vero "esempio" di iniziative e studi,  e che la pone ai vertici di istituzioni simili, allora possiamo tranquillamente affermare che il successo, non "massiccio" di visitatori, non era dovuto a "carenze culturali".
(In fondo pagina un sunto di quello che si è prodotto in campo culturale in relazione al nostro territorio con i relativi "autori").


E, venendo al "dunque": cosa è cambiato con Green Fest?
Ebbene l'importanza del "cambiamento", non sta tanto nel fatto che, si sia riusciti a far avvicinare al nostro territorio, centinaia di giovani (e meno giovani) stattesi e ospiti, né quello (straordinario e inedito) di permettere la visita al tratto "ipogeo" dell'Acquedotto del Triglio, ai visitatori "comuni" (percorso fin ora "riservato" ai nostri validi giovani "Speleo" e CEA, che lo hanno esplorato e studiato interamente).

Il vero segno di cambiamento sta, nell'essere riusciti ad aggregare tante forze che hanno agito in sintonia, determinando, quel clima di "unione" e di giusta collaborazione tra tante realtà del nostro territorio.

Assessore Chiarelli (Foto Soldatini)
In breve, ha funzionato (per dirla in un termine molto "abusato") la Filiera:
Ivan Orlando (foto soldatini)
Grande incoraggiamento è partito dal  sindaco Angelo Miccoli e dall'assessore all'ambiente Chiarelli, nei riguardi dell'ideatore e promotore dell'iniziativa il consigliere Ivan Orlando.
Grande disponibilità, dal CEA "Janet Ross" (Mariella Gentile) e dal gruppo Speleo Statte (Mimmo Gentile, Mariangela Di Geronimo, Dino Grassi e tutti i "soci"). Un notevole impegno anche da parte della Pro Loco (Anna Maria De Vittorio e soci del "centro sociale anziani) che ha provveduto a "rifocillare" i partecipanti e a intrattenerli con un piccolo "spazio musicale", il circolo fotografico "controluce"

Gli sponsor, infine, sono stati determinanti, visto le limita te risorse che il "patto di stabilità" impone ai comuni.

Ed ora la considerazione più importante: Il successo di questa iniziativa ha dimostrato che il "capitale umano", l'entusiasmo, e le competenze di questa "unione", rende possibile progettare altre iniziative (anche in diversi ambiti), nell'interesse dei cittadini, dei visitatori ospiti, ma anche degli imprenditori e commercianti stattesi.



Foto Mariangela Di Geronimo
Per concludere bravissimi gli "artefici" della "Green Fest" e .. presto all'opera per altre iniziative !!! A proposito: ricordiamoci e ricordiamo a tutta l'amministrazione e al consiglio comunale, che il 1° Maggio 2013, cade il 20° anniversario dell'Autonomia Comunale .. che ne dite??? Forza con le idee !! (LeoDelG)


P.S. Si accennava all'inizio, al grande fervore culturale (storia, ambiente, tradizioni, dialetto) riguardanti Statte e sugli autori principali di tutto questo.
Premettiamo innanzi tutto, che la nostra biblioteca civica è stata la "culla" di tanti studi sul territorio.
Il nostro ambiente, le nostre tradizioni, la nostra storia, il nostro dialetto, sono stati oggetto di pubblicazioni minuziose, interessanti e puntuali da parte di nostri brillanti e colti cittadini che hanno impiegato, anni del loro tempo in questi studi:
  1. Angelo Marinò: "Il Feudo di Statte" e altro.
  2. Vincenzo Antonio Greco "Statte dalle grotte alle masserie" (ma anche altri importanti studi su Statte).
  3.  Vittorio De Marco "Statte tra ottocento e primi novecento", "Statte: Vicende Religiose ..." e altro;
  4. Cosimo Scaligina: "Statte e l'abbazia di Mater Gratiae" e altro.
  5.  Mimmo Calabretti: Statte e nò t' mòve", "Don Paolo Zigrino" e altro.
  6. Gino Del Giudice: "Vocabolario del dialetto stattese" e altro.
  7. Pasquale Costantino: "Il territorio del comune di Statte". ed ancora tanti documenti visivi.
  8. Mario Pennuzzi: "Janet Ross, sentieri culturali nel parco delle gravine".
  9. Angelo Conte: "L'Acquedotto del Triglio da Statte a Taranto"
  10. Roberto Caprarica: I confini "storici" di Statte.
E mi scuso se qualche autore possa essermi sfuggito. Da notare che il nostro concittadino Prof. Vittorio De Marco, oltre ad essere autore dei volumi citati e di tanti altri, ha prodotto una corposa "ricerca" su Statte, formata da numerosi faldoni, custoditi in biblioteca e a disposizione del pubblico.

martedì 22 maggio 2012

IL REAL STATTE VINCE LA PRIMA PARTITA DELLA FINALE SCUDETTO

(Domencica 20 Maggio 2012)
Sul campo di Reggio Calabria, la squadra di calcio a 5 femminile REAL STATTE ha superato, la prima partita di finale che la vedeva contrapposta con l'altra forte finalista locale. L'incontro si è concluso 2-4 a favore delle stattesi, che hanno dimostrato un carattere proprio da "CAMPIONESSE"; infatti pur in svantaggio 2-0 nel primo tempo, risultato che avrebbe "depresso" altre squadre ed altre giocatrici, le "nostre" beniamine hanno dimostrato quel carattere, combattivo e determinato che è proprio nel loro DNA ed in quello del loro tecnico Tony Marzella. Come sempre, il capitano Mina D'Ippolito (senza togliere nulla alle altre atlete), è stata l'anima e il punto di riferimento della squadra, incitando le compagne di squadra, in questa prima partita di finale e ritornando anche ad assaporare il gusto del gol.
Incrociando le dita e toccando ferro, questo risultato, mette le stattesi in una buona prospettiva, in vista dell'altra finale che si terrà a Montemesola davanti ai nostri tifosi. La squadra, come è nel suo carattere combattivo, cercherà il risultato pieno, ma anche un risultato di parità, sarebbe sufficiente (incrociando e "toccando") a conquistare il titolo di campionesse d'Italia.
E' una occasione "storica", come e anche di più degli altri scudetti conquistati, perché sarebbe il primo scudetto assegnato dopo il primo campionato nazionale di serie A. (Nota di LeoDelG)


Mina D'Ippolito, capitano del RealStatte

(Da Tasera del 21 Maggio 2012)
Il tecnico Marzella: “C'erano dei grossi pro­blemi ad alcune giocatrici che non erano al meglio. Margarito, Nicoletti e Porta erano almeno in dubbio alla vigilia. Abbiamo recuperato due giocatrici che hanno fatto una gran partita così come tutte le mie ragazze, tutte nessuna esclusa. Il mio ringraziamento partico­lare va al dottor Michele Genga che è riuscito a fare degli autentici miracoli. Un grazie alle ragazze anche se la partita era iniziata non al massimo. Abbiamo con­cesso tanti spazi ma tra pri­mo e secondo tempo ci sia­mo ritrovati soprattutto mentalmente giocando una grandissima ripresa e me­ritando il successo. Adesso bisognerà preparare la gara di ritorno meglio di quella d'andata giocheremo da­vanti al nostro pubblico che anche nella gara di Reggio Calabria mai ha fatto man­care il suo apporto. Non è finita, la Reggina ha dimo­strato di saper ribaltare fuori casa situazioni difficili. Non abbassiamo per nulla la guardia. Abbiamo due ma­tch-point tra le mura ami­che. Sfruttiamoli ma sem­pre rimanendo con i piedi per terra”.
Mina D'Ippolito, il capita­no della compagine rosso­blu, torna a gonfiare la rete nel match più importante. "Sono felice per aver ritro­vato il gusto di segnare e correre verso i tifosi. Abbia­mo giocato bene nella ripre­sa, grande ritmo, pressing e tante palle gol. Siamo sta­te concrete nel momento più importante della gara. Adesso non molliamo, re­stiamo concentrate e lavo­riamo intensamente in set­timana al fine di poter chiu­dere i giochi in una delle due gare interne"
Diana Bianco: "Non è stata una partita facile ma siamo state brave a non mollare mai soprattut­to all'inizio quando il loro approccio è stato migliore del nostro. Poi siamo state brave a prendere la gara in mano, segnare e giocare sicuramente una grande ripre­sa. Adesso ricarichiamo le batterie perché possiamo fare bene in casa. Servirà adesso lo stesso spirito visto al Botteghelle per poter uscire vincitrici nella serie scudetto".

UN GROSSO "IN BOCCA AL LUPO" A TUTTA LA SQUADRA !!

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giovedì 17 maggio 2012

Interessa anche Statte: EQUITALIA: La gente chiede più UMANITA'

Equitalia

I recenti episodi di vera e propria "ingiustizia e vessazione", nella riscossione dei tributi, hanno messo in luce metodi di riscossione, da "cattivo impero" e da vessazioni medioevali.
Qui, non sono da censurare i "dipendenti" di Equitalia bensì chi obbliga loro ad usare mezzi "capestro" di riscossione;  così assistiamo ad episodi assurdi, paragonabili a quelli usati dagli "usurai". ( Case "ipotecate" per debiti irrisori, multe "ingigandite" a causa di ritardati pagamenti; se uno non paga (a causa della crisi) "due rate" di tasse dilazionate, viene annullata la dilazione e sarà costretto al pagamento per intero e "subito").
Abbiamo sentito a "Striscia" che dei proprietari di case (rese inagibili e quasi crollate, a causa dei lavori di costruzione di un viadotto) sono obbligati, comunque, a versare l'IMU come "seconda casa" anche se le stesse sono state "demolite" dallo stato !!
Allora ci si chiede, lasciamo stare Equitalia, ma i nostri "parlamentari", perché non fanno emergere queste "brutture" e, "immediatamente" si adoperino affinché, questo stato di cose cambi?
In fondo si chiede solo "più umanità" !! (nota di LeoDelG)



Ed ora: la "cronaca" di una giornata qualunque all'Equitalia di Taranto
Il caso Equitalia (anche a Taranto)

Una coda interminabile agli sportelli della sede di via XX Settembre Ogni mattina un esercito di contribuenti tra paure e tensioni

Precari, operai, impiegati e piccoli imprenditori che chiedono solo più umanità


(Da Taranto sera del 16 Maggio 2012 .. di Giovanni Nicolardi)
TARANTO - Ore 8.20 : davanti alla sede di Equitalia, in via XX Settem­bre arrivano i primi contribuenti. Han­no fretta di entrare ma c’è un cartel­lo sulla porta che annuncia che l’ora­rio di apertura è spostato alle 9.30. Non c’è, però, alcuna spiegazione sul ritardo di più di un’ora. E la gente è così rassegnata che nemmeno si chiede quali possano essere i moti­vi dello spostamento di orario. Biso­gna aspettare. I primi cominciano a mettersi in fila, poi, una volta dentro, dovranno munirsi di numerino. E al­lora ansia su ansia. L’ansia dell’atte­sa e l’ansia per le cifre da sborsare e i chiarimenti del caso. Una donna di mezza età, precaria, impreca per­ché deve pagare una multa che da mille euro è raddoppiata. Tiene fa­miglia e con 400 euro al mese sta facendo i salti mortali per pagare una multa di oltre 2mila euro. Affianco un signore distinto. E lì per rappresen­tare una azienda che deve pagare un multa che da 27mila euro è schizza­ta a oltre 45mila euro. Ha le cartelle esattoriali in mano. Le guarda e le ri­guarda.

E’ avvilito. Sbotta. Non si può chiede­re al cittadino un aggio del 9%. Per l’uomo si devono ridurre assolutamen­te gli oneri aggiuntivi alle multe. Poi si fa avanti un operaio al quale a causa dei bolli auto non pagati sono state messe le “ganasce fiscali” alla mac­china. Auto bloccata e grandi disagi, soprattutto per chi, per lavoro, è co­stretto a macinare ogni giorno decine di chilometri. I bollettini non sono arri­vati e lui si è fondato negli uffici di Equitalia per paura che gli venga so­spesa la rateizzazione. Ha perso una giornata di lavoro ma una eventuale beffa non riuscirebbe ad accettarla. Poco prima dell’apertura sono già in fila venticinque persone. Dibattono tra loro. Temono di dover pagare cifre

La fila davanti alla sede di Equitalia (foto R. Ingenito)

esorbitanti, hanno paura dei pignoramenti, chiedono che Equitalia abbia un volto più umano. Per alcuni la questione può essere risolta solo con l’inter­vento dei politici. Altri chiedono solo comprensione. Sono per il rispetto della legge ma anche per la tutela dei tanti cittadini che finiscono nel vortice delle multe che lievitano oltre ogni misura. In via XX Settembre dal lunedì al ve­nerdì, ogni mattina, è sempre la stessa storia. Un manipolo di disperati che protesta, che chiede spiegazioni, che supplica, che spera in un miracolo. E domani si ricomincia.

Giovanni Nicolardi (Tasera 16 Maggio 2012)

martedì 15 maggio 2012

L'attore SEBASTIANO SOMMA, giorno 26 maggio a Statte al teatro Leocaspide

L'attore Sebastiano Somma a Statte al teatro Leucaspide (26 Maggio 2012 ore 21)





Nasce dall’impegno del­l’assessore all’Ecologia e Ambiente Vincenzo Chiarel­li e da una idea del giovane consigliere comunale Ivan Orlando, la prima edizione dello ‘Statte Green Fest’: una festa dedicata all’ambiente e alla natura  ...


L'assessore Chiarelli Statte


Così il 26 e il 27 maggio …  percorsi e visite guidate all’interno del Parco del Triglio, apertura straordinaria (si apre per la prima volta al pubblico) dei canali e delle gallerie sotterranee scavate nell’acquedotto omonimo, opera di potente ingegneria romana del 123 a.C., cacce al tesoro curate dal Consiglio Comunale di ragazzi, raccon­ti e riscoperte dell’antico pa­trimonio delle Chiese rupe­stri e riapertura straordina­ria del teatro naturale sca­vato all’interno della gravi­na di Leucaspide.

Il Consigliere Ivan Orlando Statte


 Uno spettacolo (sabato 26 maggio — ore 21.00) tra natura, mu­sica, cinema e solidarietà con il talento nostrano del mae­stro e compositore Martino De Cesare ideatore del pro­getto ‘Quando arriva un’emo­zione — artisti per l’infanzia’ e quello importato ma stret­tamente connesso al terra delle gravine dell’attore di teatro, cinema e tv Sebastia­no Somma, coinvolto diretta­mente nel progetto prodotto da Rai Trade che mischia le origini della terra all’atten­zione nei confronti dei più piccoli.
Statte: Il teatro naturale di Leucaspide



“Siamo nella culla della civiltà dei Dolmen, nell’aor­ta primordiale del Parco delle Gravine spiega Ivan Orlando, consigliere delega­to alla realizzazione dell’ini­ziativa e vice-presidente del­la Commissione Ambiente del Comune … .

Il programma della due giorni è in fase di ultimazio­ne, e vede coinvolte varie re­altà del territorio comprese le scuole, e l’attivissima Pro­Loco diretta da Anna Maria De Vittorio, ma è già possi­bile prenotare le visite gui­date curate dal Centro di Educazione ambientale ‘Ja­net Ross’ e dal Gruppo Spe­leo Statte.

 “Un progetto che è frutto di un impegno sul tema ambientale che il Comune di Statte persegue ormai da tempo — dice invece l’asses­sore Chiarelli - anche racco­gliendo i frutti di una cam­pagna di sensibilizzazione e azione sul tema delle ener­gie rinnovabili e della raccol­ta differenziata che pone la nostra amministrazione tra le più attive del territorio e della regione”.

Lo Statte Green Fest con­sta infatti della collaborazione indi­spensabile del CEA ‘Janet Ross’, Gruppo Speleo Statte, ITIS Amaldi, Pro-Loco di Statte, Scuola Leonardo da Vinci, Associazione ‘Arcoba­leno’, Circolo Fotografico ‘Controluce’.

Per prenotare le visite o ricevere maggiori informa­zioni circa il percorso guida­to all’interno del Parco o del­l’Acquedotto del Triglio per le mattinate del 26 e 27 mag­gio, si possono chiamare i seguenti numeri telefonici: + 39 349.5823494 (Mimmo) oppure +39 328.6715714 (Mariangela).
Mail  gruppospeleostatte@gmail.com.
Le telefonate e le mail di pre­notazione non saranno più accolte una volta determina­to il numero massimo di ca­pienza prevista per ogni tur­no di visita.