Ilva, gli operai in sciopero presidi e
blocchi a Taranto
La cranaca di una giornata convulsa
(La gazzetta del mezzogiorno on line del 27 Sett 2012)
(Abstract). Il clima in fabbrica è sempre più teso dopo che il gip del tribunale di Taranto
Patrizia Todisco ha bocciato ieri la richiesta dell’azienda di continuare a
produrre e il relativo piano di investimenti immediati per risanare gli
impianti sequestrati. Alle 9 è iniziato lo sciopero di 24 ore sui tre turni di
lavoro proclamato da Fim e Uilm a difesa dell’occupazione e della salute dei
lavoratori; non aderisce la Fiom.
L’astensione dal lavoro proseguirà sino alle 7 di sabato. Blocchi e
presidi stradali sulle statali 7 Appia e ionica 106.
“Chiediamo ai
cittadini comprensione per il momento che si sta vivendo” ha detto il
segretario provinciale della Uilm di Taranto, Antonio Talò. Intanto, Prosegue la
protesta di gruppi di operai issati sulla torre di smistamento dell’altoforno 5
e sulla passerella del camino E312 dell’area Agglomerato. Gli operai (quelli
dell’Afo5 alternandosi) hanno trascorso la notte a 60 metri di altezza; i
lavoratori issati sul camino E312, che si sono incatenati, stanno attuando
anche lo sciopero della fame e della sete.
ORE 9:00 – SCIOPERO INIZIATO
E' cominciato alle 9.00 lo sciopero di 48 ore degli operai dell’Ilva indetto da Fim, Cils e Uilm, dopo il provvedimento del gip del tribunale di Taranto, Patrizia Todisco, che ha bocciato il piano di risanamento dell’azienda e ribadito la sua chiusura senza possibilità di produzione.
Per tutta la nottata è proseguita la protesta di una quindicina di operai da due giorni sulla passerella dell’Alto Forno 1 e sul Camino E312 del siderurgico. I manifestanti si alternano sulla sommità delle due strutture, a circa 60-70 metri di altezza, per richiamare l’attenzione sulla vertenza e l'adozione di provvedimenti in difesa del lavoro.
ORE 9:30 - BLOCCHI STRADALI
Centinaia di operai dell’Ilva aderenti a Fim Cisl e Uilm Uil hanno bloccato le statali di accesso a Taranto. Si tratta della 100 per Bari – proprio dinanzi all’ingresso della direzione del Siderurgico – 7 per Brindisi e 106 per la Basilicata. L’agitazione, a quanto si è appreso, dovrebbe durare tutta la giornata.
ORE 11:00 - LA POSIZIONE DEL SINDACATO FIOM
La Fiom-Cgil chiede a Fim-Cisl e Uilm-Uil di “sospendere lo sciopero proclamato e di farlo precedere immediatamente dalle assemblee con tutte le lavoratrici e i lavoratori”. (Ma, a sentire Landini, anche con la presenza dei cittadini).
“Avanziamo questa proposta – è detto in una nota della Fiom Taranto – perchè uno sciopero, di cui non sono chiare le ragioni e con dichiarazioni contraddittorie tra le organizzazioni che lo hanno dichiarato, rischia di ingenerare confusione, pericolose divisioni tra i lavoratori e inutili contrapposizioni con la magistratura. Dobbiamo decidere insieme e senza divisioni tra lavoratori i contenuti della piattaforma per aprire la vertenza in difesa del lavoro, della salute dentro e fuori lo stabilimento e per la continuità produttiva dell’Ilva. Vertenza che deve unire i lavoratori, la città e le istituzioni nel pieno rispetto della magistratura”.
In ogni caso – conclude il comunicato – la Fiom-Cgil terrà le assemblee retribuite per garantire a tutte le lavoratrici e i lavoratori il diritto di decidere insieme del proprio futuro.
ORE 11:06 - CORTEO CITTADINI E LAVORATORI VERSO BLOCCO OPERAI
Alcune centinaia di persone aderenti al «Comitato spontaneo apartitico liberi e pensanti» è stato bloccato dalle forze dell’ordine mentre in corteo, guidato da un veicolo a tre ruote, cercava di avvicinarsi agli operai dell’Ilva che bloccano la statale 100 per Bari non lontano dall’ingresso del Siderurgico. Dell’associazione fanno parte cittadini e lavoratori che, al grido 'Taranto libera, ve ne dovete andarè chiedono all’Ilva l’adozione di misure a tutela dell’ambiente e della salute.
Dopo una trattativa con i responsabili dell’ordine pubblico, il leader del Comitato, Aldo Ranieri, dipendente Ilva, è salito sul motofurgone – fermo a pochi metri dal blocco stradale – e ha tenuto un breve comizio.
Ha poi invitato i dirigenti di Film e Uilm a intervenire per rappresentare i motivi dell’azione sindacale, da lui non condivisa. Ha accettato l’invito il responsabile locale della Uilm, Antonio Talò. Il suo intervento, teso in particolare a trovare un’azione unitaria, è stato però subissato in gran parte dai fischi degli aderenti al Comitato.
Al termine i 'Cittadini liberi e pensanti', si sono allontanati di alcune decine di metri dal blocco stradale.
ORE 13:00 - FIM: OGGI 4000 OPERAI DEL PRIMO TURNO HANNO ADERITO A SCIOPERO
Circa 4.000 lavoratori Ilva del primo turno hanno aderito allo sciopero indetto da Fim e Uilm, secondo quanto rendono noto le organizzazioni sindacali. L'iniziativa sindacale si è sviluppata lungo la strada statale Appia e la Statale 106, nei pressi dell’ingresso alla città di Taranto, con blocchi. Allo sciopero non ha aderito la Fiom Cgil
ORE 13:05 - FIM E UILM: DOMANI 8 ORE SCIOPERO IN TUTTO IL GRUPPO
Le segreterie nazionali di Fim e Uilm hanno proclamato per la giornata di domani 8 ore di sciopero, per ogni turno di lavoro, in TUTTO IL GRUPPO ILVA, a sostegno delle iniziative già proclamate a Taranto e per chiedere al Governo di intervenire con tutti gli strumenti necessari “affinchè – precisa la Fim in una nota – si possa scongiurare la chiusura del più grande stabilimento siderurgico europeo”.
ORE 17: 08 - DUE OPERAI SALGONO SU GASOMETRO A 40 METRI ALTEZZA
Due operai sono saliti sul gasometro della Centrale elettrica dello stabilimento Ilva e stanno manifestando sulla passerella esterna, a quaranta metri di altezza. Lo si apprende da fonti sindacali. Gli operai hanno srotolato uno striscione sul quale è scritto: 'Il lavoro non si toccà." Nelle ultime ore altri operai hanno occupato l’Altoforno 5 e il camino E312.
CLINI:
STIAMO LAVORANDO PER RILASCIO AIA
“Stiamo continuando a fare quanto programmato. Stiamo lavorando per il rilascio dell’Aia applicando la legge italiana e le direttive europee, in particolare prevedendo che Ilva debba adeguare i propri impianti ai migliori standard europei” Così il ministro dell’ambiente Corrado Clini sulla situazione dell’Ilva di Taranto.
“Stiamo continuando a fare quanto programmato. Stiamo lavorando per il rilascio dell’Aia applicando la legge italiana e le direttive europee, in particolare prevedendo che Ilva debba adeguare i propri impianti ai migliori standard europei” Così il ministro dell’ambiente Corrado Clini sulla situazione dell’Ilva di Taranto.
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