L'assessore provinciale al lavoro, il nostro concittadino: Luciano De Gregorio |
Teleperformance, come si sa, è l'azienda multinazionale leader del settore Call-center; Statte è vivamente interessata alle sue vicende "lavorative", perché decine e decine di nostri concittadini sono impiegati (anche se spesso a singhiozzo) in tale azienda (nei pressi di Paolo VI). La stessa azienda, nei riguardi dei lavoratori, fa spesso "il gioco delle tre carte"; e così, si assiste che lavoratori a contratto "indeterminato", vengano minacciati di mobilità, licenziamenti e cassa integrazione, quando, contemporaneamente (e nei nostri stessi territori) vengono assunti lavoratori precari con strane forme di contratto (il più "gettonato" dall'azienda è il lap: lavoratori a progetto). Questi "trucchetti" vengono stigmatizzati dal nostro concittadino Luciano De Gregorio, assessore per il lavoro della provincia di Taranto, il quale svela e biasima questi comportamenti in danno dei lavoratori.
CALL
CENTER. INTERVIENE DE GREGORIO
TelePerformance, tra ‘Lap’ e ‘cassa’: «Basta
sfruttamento»
TARANTO - Un numero di lap
(acronimo che indica i lavoratori a progetto, quindi precari) che insegue a
breve distanza quello dei dipendenti contrattualizzati. E all’orizzonte l’imminente
apertura dell’ennesima procedura di mobilità (sarebbe la quarta in poco più di
due anni). Il caso Teleperformance e la crisi del call center, resta al centro
dell’attenzione. Sulla vertenza che continua a tenere banco è intervenuto oggi
il gruppo del Pd alla Provincia per denunciare una situazione che l’assessore al
Lavoro Luciano De Gregorio ha definito di “sfruttamento”.
L’assessore De Gregorio non
ha dubbi: “All’indomani della cassa integrazione che fa la
società? Assume a progetto
e nel frattempo tiene i lavoratori a tempo indeterminato in cassa integrazione. Non è corretto !!. E’ vero
che il mercato lo consente - continua De Gregorio - ma non è assolutamente corretto. Il numero dei "lap" è cresciuto tanto da far aprire
un secondo centro al Paolo VI. E’ proprio questa la scorrettezza di una
società che dal territorio ha ottenuto anche la cassa integrazione che paghiamo
noi e che nel contempo chiede ai lavoratori di accettare contratti a quattro ore. E’ ora che
questa azienda ci spieghi queste dinamiche commerciali che per noi hanno il
sapore dello sfruttamento".
"Basta con lo sfruttamento”
- ancora De Gregorio - "rinnoviamoo l’appello alle istituzioni (ai parlamentari jonici e segnatamente a Ludovico Vico) .
Un segnale forte al quale adesso si attende una risposta dell’azienda che ad ottobre,
(a sentire i sindacati), sarebbe pronta a dichiarare ancora esuberi".
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